La vita attesa

18.01.2020

"Nascondiamo a noi stessi verità importanti, le camuffiamo con altro, le rendiamo bambole agghindate. Errore dove sei? Nessuno lo sa nel profondo." (La vita attesa)

Anni '90. Canzoni di Rino Gaetano, Red Hot Chili Peppers, Luca Carboni, Depeche Mode che fanno da ninna nanna ad una storia di un'amicizia- quella di Gianni e Federico- in una Calabria di un tempo ramingo, quasi onirico, riportato in prima persona da Gianni, sempre in simbiosi, seppur lontano, con Federico. Le loro strade si separano, le loro scelte li dividono: Gianni va all'accademia, Federico entra in polizia, ma si sa, la vita è una giostra che ruota in senso circolare e, una volta azionato il meccanismo, bisogna solo aspettare la fine del giro... tanto tutto torna, tutto si trasforma, e qualcosa se pur microscopico, lascia un segno, come l'infanzia, come il sapore amaro degli anni andati in una vita attesa, sì... ma ad attendere, cosa? Gino Pitaro, redattore e documentarista indipendente, riceve vari riconoscimenti grazie ai suoi libri, fra cui Babelfish-Racconti nell'Era dell'Acquario (Edizioni Ensemble, 2013) e Benzine (2015). La vita attesa (Edizioni Golem) riconferma la bravura dell'autore, che con i suoi personaggi, veri ma imperfetti, ci porta in un mondo quasi pirandelliano, dove i vinti dalla vita, fra conoscenza, mistero, nostalgia, amore e morte, rischiano di diventare uno, nessuno, centomila, imprigionati nell'eterno vaso di Pandora della giovinezza. Pitaro spesso ricorre all'uso del dialetto, un dialetto ilare, grottesco, mescolato con paziente cura ad un italiano elegiaco, sposato con l'intrinseca narrazione. Elemento circolare e vitale, che inizia e conclude il libro, è il mare: l'acqua, a chiusura dei cicli, rappresenta il dualismo e le cose nascoste ma che è anche purificazione; l'acqua come ritorno alle origini (il liquido amniotico nel grembo materno), come l'infanzia a cui aggrapparsi ben saldi, perché se pur non perfetta, se pur bugiarda, è la nostra infanzia, quella della vita attesa. Una storia ad effetto domino, che lascia sentimenti contrastanti nel lettore. Lo scrittore ad un certo punto, ricorda Twin Peaks, il famoso telefilm cult di David Lynch. Racchiuderei la morale del libro in una sua frase: " C'è una certa tristezza in questo mondo, poiché ignoriamo molte cose. Sì, ignoriamo molte belle cose. Cose come la verità. Pertanto, la tristezza della nostra ignoranza è molto reale." Buona lettura. 

TITOLO: La vita attesa

AUTORE: Gino Pitaro

GENERE: Suspense

EDITORE: Golem Edizioni

PAGINE: pag. 203, Brossura

USCITA: 3 ottobre 2019

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