I roghi delle streghe. Storia di un Olocausto

La caccia alle streghe è un fenomeno che ha interessato tutta l'Europa, comportando la morte di migliaia e migliaia di persone, soprattutto donne, considerate oggetti del Male e quindi da annientare. Da sempre il mito della strega affascina e intimorisce, ma ancora oggi ci sono molti punti oscuri su quei secoli bui che schiacciarono l'essenza matriarcale di una società che prima del 1200 considerava la donna un punto fondamentale. Alessandra Micheli, romana appassionata di cultura celtica, si occupa (dal punto di vista esoterico) di ricerche sulle antiche civiltà, dal Santo Graal alla storia europea. In questo suo primo libro (edito da Caravaggio editore) racconta le origini della strega, partendo dalla civiltà greco romana, passando per i culti della Grande Madre e non solo: un viaggio dove si scopre il rapporto fra Chiesa e magia, dove si spiega il Malleus Maleficarum (trattato che fu una vera e propria guida per tutti gli inquisitori), dove si parla di donne come a delle fate. Ma chi è davvero la strega? L'autrice ne fa un ritratto chiaro ed obiettivo; infatti ad un certo punto scrive: "La strega è colei che si ribella contro le minacce di potere, contro la stasi, contro l'oblio dell'addomesticamento. È la vendicatrice della storia, libera sempre." Una tesi redatta con equità, frutto di un accurato studio che riporta alla luce un argomento ancora scomodo: oggi si tende ad insabbiare la vicenda, non comprendendo la gravità di uno dei genocidi più cruenti della storia. L'unica pecca è la brevità del libro: solo 66 pagine! Si vorrebbe leggerlo ancora, perché Alessandra Micheli avvince, fa riflettere e invita a documentare uno spaccato doloroso che ancora oggi ritorna, poiché l'Inquisizione non ci ha mai abbandonato.

TITOLO: I roghi delle streghe. Storia di un olocausto

AUTORE: Alessandra Micheli

GENERE: Dissertatio

EDITORE: Caravaggio editore

PAGINE: pag. 66

CONSIGLIABILE: Sì