Diphylleia. Solo l’amore può distruggere l’omofobia

Una ragazza, Aiyana, si risveglia in un letto d'ospedale con accanto sua nonna. Ha perso la memoria, non ricorda il suo passato e non sa come mai si trova in quelle condizioni: il suo cuore però, dal fondo dove è rinchiuso, ferito ed ammaccato, urla il nome della persona che ama e di cui ben presto si ricorderà: Selene. Già, Aiyana ama Selene e ha lottato per stare con lei: poco importa se è un'altra donna. L'amore non si programma, non si decide... quando si ama lo si fa e basta, senza distinzione di sesso, di razza o di età ma, in questa Società del Controsenso, si comanda l'amore e si etichetta come sbagliato ciò che fa paura: può un sentimento così cristallino essere qualcosa di sporco? Elia Bonci, giovane scrittore di Diphylleia. Solo l'amore può distruggere l'omofobia, tratta la tematica della diversità con delicatezza, trasformando ogni pagina in versi di un'antica poesia, come danzante libellula che si posa su ogni vocabolo. In ogni rigo, in ogni virgola, c'è la tenerezza, l'attesa, l'abbandono ma mai la rassegnazione, perché Elia ci regala un pezzo di sé anche quando la collera sembra prendere il sopravvento e tutto può apparire lontano. Lui lotta con fiducia contro la violenza, l'unica da paventare, poiché marchia da sempre chi è "diverso" come lui: già perché quando Elia pubblicò Diphylleia nel 2017, lo fece quando era ancora Valentina, e visto l'enorme successo, la Caravaggio Editore decise una seconda pubblicazione (questa che vedete) con una nuova copertina e con il suo "vero" nome, Elia. Non si può non amare questa storia. Si evince, dalla prima all'ultima pagina, una potenza di uragano, racchiusa già nel titolo dell'opera: Diphylleia, il fiore scheletro, che a contatto con la pioggia diventa trasparente, sembrando di cristallo ma, una volta asciutto, ritorna al suo bianco originale, come se niente lo avesse sfiorato, proprio come Elia, che non lascia nulla al caso, neppure nella scelta dei nomi: infatti Aiyana significa "fiore eterno", mentre Selene è la luna: come può la Luna non amare un fiore così bello? Quasi a fine romanzo, egli scrive: "Si può odiare l'amore? È l'odio che uccide, ci spella, ci sciupa, ci corrode le interiora. È l'assenza, il vuoto, la mancanza. Non l'amore, no. L'amore non può ferirci o l'avrebbero chiamato dolore." E io, cari lettori, vi domando: "Come può l'amore essere una vergogna?"
TITOLO: Diphylleia. Solo l'amore può distruggere l'omofobia
AUTORE: Elia Bonci
GENERE: Drammatico/Romantico
EDITORE: Caravaggio Editore
PAGINE: pag. 144
CONSIGLIABILE: Assolutamente sì
